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AMBIENTE – La Calabria attesa dalla svolta green

Graziano: «La nostra potrebbe essere una Regione pilota sulle politiche ambientali»


CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Mercoledì, 15 Gennaio 2020 – La Calabria diventi regione pilota della svolta green in Europa. Nel nostro territorio, dal Pollino allo Stretto, abbiamo tutte le condizioni ambientali ideali per avviare politiche di sviluppo ad impatto zero. A partire dalla produzione di energie rinnovabili non inquinanti per finire al processo virtuoso di chiusura del ciclo dei rifiuti: più incentivi ai comuni per il potenziamento della raccolta differenziata, riduzione delle discariche e la creazione di nuovi impianti per la lavorazione e la trasformazione degli scarti. Questa è una delle più importanti sfide sulle quali dovrà far leva il prossimo governo regionale per abbattere i coefficienti di inquinamento e creare nuovi posti di lavoro. 

A dirlo è Giuseppe Graziano, candidato capolista dell’UDC nella Circoscrizione nord alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria, che rilancia la grande questione ambientale in un momento critico per la Calabria alle prese con una nuova emergenza rifiuti. 

«Oggi siamo alle prese con l’ennesima emergenza rifiuti – dice Graziano – che sta praticamente esplodendo in tutti i comuni. La nostra soluzione è quella di cambiare radicalmente e dal profondo la concezione che si ha dei rifiuti. Perché la cosiddetta spazzatura, in realtà, potrebbe essere una risorsa ed un nuovo core business per la Calabria se solo si sapessero ben incanalare i fondi strutturali. Si potrebbero incentivare i territori a creare delle vere e proprie industrie di trasformazione della plastica, dei materiali ferrosi, della carta, della frazione umida per creare nuovi manufatti o fertilizzanti naturali da rimettere sul mercato così da generare nuova economia. La verità è che oggi tutti gli sforzi sulla raccolta differenziata fatti dai comuni calabresi sono risultati pressoché nulli per le tasche dei contribuenti proprio perché, fatta salava la buona volontà dei cittadini e quella degli amministratori locali, nessuno ha pensato di chiudere il ciclo dei rifiuti».   

«E stesso discorso – aggiunge Graziano – si potrebbe fare riguardo alle energie rinnovabili. La Calabria potrebbe soddisfare il suo bisogno energetico con la sola energia solare. È la regione in Italia che, dati statistici alla mano, presenta una delle più alte rese energetiche da rinnovabili. Eppure una politica seria verso tali energie stenta a decollare. Si potrebbero riqualificare gli edifici pubblici, realizzarne di nuovi e, al contempo, agevolare ed incentivare anche gli edifici privati, con un abbattimento fino al 60-70% di consumi elettrici e per il riscaldamento. Per l’asse energie rinnovabili ed ambiente sono stanziati milioni di euro in fondi comunitari ma spesso questi soldi vengono utilizzati solo come contributo spesa o fiscale senza alcuna progettualità, quando sarebbe un’opportunità da sfruttare appieno».

©CMPAGENCY

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